Parte l’ennesima provocazione della Corea del Nord, mentre lievitano le paure per i preparativi circa un potenziale test nucleare.
Le paure in seno ad un possibile test nucleare, che corrisponderebbe al settimo nella storia della Corea del Nord, il primo dal settembre 2017. Pyongyang ha lanciato verso il Giappone un missile balistico a raggio intermedio (Irbm) da Mupyong-ri nella provincia settentrionale nordcoreana di Jagang, il primo lancio di un Irbm in otto mesi, come dettaglia l’agenzia sudcoreana Yonhap.
Si tratterebbe, chiarisce la giapponese Kyodo, del quinto lancio in dieci giorni. Pyongyang avrebbe infatti intensificato le provocazioni a seguito della visita della vice presidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, in Corea del Sud e nella zona smilitarizzata al confine tra le due Coree. La Bbc annuncia e presenta quella che sembra detenere tutte le sembianze di una solida escalation deliberata, con l’obiettivo di attirare l’attenzione di Tokyo e Washington.
Lo Stato Maggiore di Seul
Stando allo Stato Maggiore di Seul, il missile ha raggiunto un’altitudine di 970 chilometri e una distanza di 4.500 chilometri. Il ministro della Difesa del governo di Tokyo, Yasukazu Hamada, si è espresso con i giornalisti circa i 4.600 chilometri, ossia la traiettoria più lunga mai coperta da un missile a raggio intermedio lanciato dalla Corea del Nord. Potenzialmente avrebbe potuto colpire l’isola di Guam.
l missile balistico lanciato dalla Corea del Nord è stato il primo a volare sul Giappone dal settembre di cinque anni fa, ha detto la Kyodo. In generale, sarebbe la settima volta che accade ma bisogna tornare al 2017 per il ricordare il ‘precedente’. Hamada ha chiarito che il missile ha sorvolato il Giappone per circa un minuto per poi tuffarsi nell’Oceano Pacifico, fuori dalla zona economica esclusiva del Giappone e potrebbe essersi trattato di un Hwasong-12, che Pyongyang ha già testato altre quattro volte.
In Giappone, l’ultimo lancio nordcoreano ha fatto scattare un’allerta per gli abitanti nel nord, incoraggiati a mettersi al riparo, mentre Usa e Corea del Sud hanno risposto con esercitazioni congiunte rispetto alle simulazioni di “bombardamento di precisione”.
